La mejor parte de ricorso per cassazione



Quali sono le modifiche più rilevanti del giudizio di cassazione introdotte dalla riforma Cartabia?

l’equa indennità eventualmente accordata dalla Corte europea ai sensi dell’articolo 41 della Convenzione impar è idonea a compensare le conseguenze della violazione.

l’atto processuale nullo è quell’atto che, pur presentando tutti gli elementi necessari e sufficienti a qualificarlo come atto di un certo tipo, è affetto sotto il profilo sostanziale o formale, da carenze o vizi che incidono sulla sua validità, cioè sull’attitudine a produrre in modo definitivo gli effetti propri del tipo di atto cui appartiene.

l’insufficienza della motivazione, che richiedeva la puntuale e analitica indicazione della sede processuale nella quale il giudice d’appello sarebbe stato sollecitato a pronunciarsi,

Occorre chiarire alla Corte fin dall’inizio qual è l’oggetto del ricorso e i motivi di censura con un abstract

Sul punto questa corte si era già espressa in passato (Sez. 1^, 28 maggio 1979, n. 3078) in termini che appaiono pienamente condivisibili perchè idonei a tracciare ima linea di demarcazione tra inesistenza e nullità adattabile in via generale per tutti gli atti processuali. Partendo dall’implicito rilievo del carattere residuale della categoria dell’inesistenza giuridica dell’atto processuale (la quale, per la sua radicalità, riceve un ben diverso trattamento giuridico rispetto alla nullità sanabile, potendo l’atto inesistente essere in qualunque tempo investito, in sede di cognizione ordinaria od anche di opposizione all’esecuzione, con azione diretta ad accertare l’inesistenza medesima, a differenza dell’atto nullo, il cui vizio impar può che esser fatto valore con gli ordinali mezzi di gravame), la citata sentenza definisce l’atto processuale inesistente come quell’atto che – per la mancanza di uno degli elementi costitutivi indispensabili per la loro identificazione come atti appartenenti ad unidad dei tipi previsti dall’ordinamento- sono assolutamente inidonei a produrre fare ricorso in cassazione alcun effetto, sostanziale o processuale, tanto da non poter essere presi in considerazione come atti di un determinato tipo.

I ricorsi per Cassazione sono redatti secondo una tecnica motivazionale funzionale ad evitare il rischio di inammissibilità e possono avere un costo connesso alla presenza o meno del difensore all'udienza fissata dinanzi alla Suprema Corte. In taluni casi viene consigliato e seguito anche il ricorso alla CEDU.

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In sintesi si individuano le regole fondamentali che l’avvocato cassazionista deve seguire nella redazione del ricorso:

Il riferimento va all'articolo 360 bis c.p.c., secondo il quale il ricorso per Cassazione può essere dichiarato inammissibile: "quando il provvedimento impugnato ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla giurisprudenza della Corte e l'esame dei motivi non offre elementi per confermare o mutare l'orientamento della stessa" oppure "quando è manifestamente infondata la censura relativa alla violazione dei princìpi fare ricorso in cassazione regolatori del giusto processo". 

Si sostiene l’erroneità della sentenza emessa dal Consiglio di Stato, in questa sede impugnata, che, nel confermare la sentenza del Tar, dichiarativa del difetto di giurisdizione, ha rigettato l’appello proposto dall’attuale ricorrente, riconoscendo che il giudice amministrativo non aveva alcuna giurisdizione in materia.

Cosa accade invece se Get More Info la parte chiede la decisione e il collegio conferma la proposta del presidente o del consigliere delegato?

L’avv. R. ha proposto appello al Consiglio di Stato, e quest’ultimo ha rigettato osservando che il mutamento di indirizzo espresso dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione con la sentenza richiamata dall’appellante – per il quale è stato ritenuto impar impugnabile autonomamente davanti al Consiglio nazionale forense l’atto di tolerancia del procedimento disciplinare – non rende, per ciò solo, impugnabile quell’atto davanti al giudice amministrativo, posto che, per legge, la giurisdizione sulle decisioni disciplinari del Consiglio nazionale forense spetta alle Sezioni Unite della Corte di cassazione.

Questo protocollo è intervenuto per definire in modo chiaro i limiti contenutistici del ricorso per Cassazione, in una prospettiva di semplificazione.

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